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Ciao a tutti. Lavoro per una nota società di telecomunicazioni.
Curo anche la rubrica quindicinale l'Angolo Informatico per il Corriere del Trentino con cui collaboro dal 2005. Alla voce Articoli potete trovare alcuni dei pezzi pubblicati.
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25 Gennaio 2007
Recensito Nokia N95

       

Gli appassionati di cellulari possono trovare su Allaboutsymbian le prime impressioni sul Nokia N95, un autentico predestinato al successo.
Il telefonino (che dovrebbe essere disponibile in Italia a fine marzo) è un concentrato di tecnologia e dispone di funzionalità notevoli, come fotocamera da 5 megapixel con funzioni di videocamera (Vga), ottima connettività (USB, Infrarossi, Bluetooth, GSM, WCDMA, HSDPA e Wi-Fi), 150 MB di memoria interna espoandibile fino a 2 GB tramite microSD e, soprattutto, un navigatore GPS integrato.
Il sistema operativo installato sul Nokia N95 è il Symbian S60 3rd Edition Feature Pack 1 che dovrebbe supportare in modo nativo il protocollo standard SIP e avere un client VoIP (ma il tester di quest'ultima cosa non fa menzione).
Gran bell'oggetto, non c'è che dire.
Unica nota dolente il prezzo, previsto ampiamente sopra i 500 euro.

(via MobileBlog)


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24 Gennaio 2007
Vuoi fare il giornalista?
Ahi Ahi Ahi ...

       

A chi intende intraprendere la carriera giornalistica, consiglio di leggere prima questa lettera intitolata "Giornalismo? Lasciate perdere. Meglio un master a NY e una carriera aziendale", inviata una settimana fa alla rubrica "Italians" di Beppe Severgnini. Poi andate a leggere anche questa intervista su Infocity (ma fate presto, non so quanto resisterà il link), un'analisi lucida e spietata della direzione che sta prendendo il mestiere di giornalista.
In entrambi i casi colui parla è Stefano Casertano, una persona normale che racconta la propria esperienza.


Ma dal punto di vista economico, alle persone preparate, conviene fare il giornalista? Casertano, sostiene di no:

"Ho calcolato che facendo il giornalista professionista in un giornale, avrei potuto sperare di dire ai miei 'non mi serve più il vostro aiuto' verso la quarantina. Non mi potevo permettere economicamente di aspettare la fine della scuola, a parte gli anni di precariato che sarebbero seguiti all'esame. O forse, semplicemente, non ero bravo abbastanza per fare il giornalista. Sono tornato nella società di consulenza strategica, con soddisfazione, e dopo due anni di lavoro sono stato ammesso all'MBA della Columbia di New York. Sto studiando anche il settore dei media".


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23 Gennaio 2007
Ancora sul diritto d'autore ...

       

Il fondo di Mantellini su Punto Informatico mi trova completamente d'accordo. E' necessario trovare al più presto una soluzione al problema dei diritti d'autore. La soluzione fin qui adottata, basata esclusivamente sulla repressione di chi viola il copyright scaricando o mettendo in condivisione materiale protetto, non ha certo attenuato il fenomeno.

Ora anche le major sembrano essersene accorte. Quintarelli segnala un articolo sul New York Times del quale riporto questo estratto:

- As even digital music revenue growth falters because of rampant file-sharing by consumers, the major record labels are moving closer to releasing music on the Internet with no copying restrictions — a step they once vowed never to take. Executives of several technology companies meeting here at Midem, the annual global trade fair for the music industry, said over the weekend that at least one of the four major record companies could move toward the sale of unrestricted digital files in the MP3 format within months... But privately, there are signs of a new appreciation in the industry for unrestricted copies, which could be sold as singles or through subscription services or made freely available on Internet sites that support advertising.

Qualcosa si muove all'orizzonte ...

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23 Gennaio 2007Anti Digital Divide
darà battaglia sul WiMAX

       

L'associazione Anti Digital Divide non usa mezzi termini contro chi si ostina a non riconoscere nel WiMAX un ottimo mezzo per annullare il divario digitale in Italia.

"Anti Digital Divide il giorno 18 gennaio ha partecipato alla trasmissione “La nuova TV” sul canale Class CNBC, con il nostro consigliere Fabio Spagnuolo, tema della puntata la liberalizzazione delle frequenze Wimax. Oltre ad alcuni provider sono intervenuti, Carlo Maria Guerci vicepresidente Thinktel e Vincenzo Lobianco per AGCOM. Il dottor Guerci per tutta la puntata ha cercato di minimizzare l'efficacia che può avere il wimax nell'apertura del mercato e nella riduzione del Digital Divide. Posizione sicuramente condivisa da l’incumbent Telecom Italia, dagli operatori UMTS (Tim, Vodafone, Wind e Tre) e da quei pochi altri soggetti che controllano il mercato delle Telecomunicazioni in Italia, e vedono nel Wimax uno strumento che potrebbe ridurre di molto il loro peso nel mercato e garantire finalmente una effettiva concorrenza...

ADD ha invece affermato che il Wimax può essere un ottima soluzione sia per il digital divide sia per far fronte a carenze infrastrutturali sia per liberalizzare il mercato dell’ultimo miglio.Abbiamo anche chiesto a Vincenzo Lobianco, AGCOM, se vi fosse l’intenzione di dare priorità alle zone digital divise, purtroppo la risposta è stata che non ci sarà nessuna priorità...
Noi faremo pervenire ad AGCOM e al ministero delle comunicazioni la nostra proposta per la liberalizzazione del Wimax".

L'intero comunicato di ADD è disponibile qui.

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22 Gennaio 2007Sempre illegale
il download di file protetti

       

Non ero il solo a chiedersi quali conseguenze portasse con sè la sentenza della Cassazione che ha assolto i due studenti torinesi.
Su Punto Informatico c'è la conferma ai miei dubbi, espressi nell'aggiornamento di sabato: scaricare file protetti da copyright rimane un'operazione illecita, anche se, come spesso sento dire, "lo fanno tutti".
Propongo un tam-tam virtuale su blog e siti di informazione intorno a questo tema. Visto l'interesse generale, è opportuno fare pressioni sul Governo perchè si occupi della faccenda e riveda la legge Urbani.

Occorre fare presto. Come riporta ancora Punto Informatico, l'IFPI, l'associazione che rappresenta l'industria fonografica nel mondo, ha già proposto di usare i Provider come poliziotti anche per il P2P illegale:"Tecnologie simili a quelle usate per bloccare l'accesso al pedoporno - scrive IFPI - potrebbero essere utilizzate per inibire l'accesso a siti che facilitino il file sharing illegale di opere protette dal diritto d'autore".
Insomma il proposito sembra quello di usare la breccia aperta con i filtri sul pedoporno per bloccare l'accesso ai siti di file sharing.

Bene. Prima i filtri sui siti per le scommesse on-line perchè davano fastidio ai Monopoli di Stato.
Poi quelli sul pedoporno (pienamente condivisibili le finalità: discutibili i mezzi per raggiungerle).
Ora all'orizzonte quelle sul file sharing.
Magari in futuro verranno bloccati siti che esprimono opinioni non approvate dalle lobby o dal potente di turno.
Ma voi la volete una rete Internet così?


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20 Gennaio 2007Cassazione:
scaricare senza lucro
non è reato

       

Il download di materiale coperto da diritto d'autore non costituisce reato se chi scarica non lo fa con scopo di lucro. Lo ha deciso la Cassazione che ha assolto due studenti torinesi, condannati nei due precedenti gradi di giudizio per aver messo a disposizione su un server del Politecnico di Torino software e video coperti da copyright.
Ne ha parlato ieri Punto Informatico con un articolo dell'avvocato Valentina Frediani e oggi la notizia è apparsa anche sul sito di Repubblica.

La Cassazione ha messo in luce la distinzione tra fine di lucro e fine di profitto. Come afferma l'avv. Frediani:"Per quanto concerne invece il reato di cui all'art. 171 ter, essendo che nello stesso è previsto quale elemento costitutivo del reato il fine di lucro, secondo la Corte di Cassazione è possibile escludere tale fine nel caso di specie.
Difatti il legislatore, che più volte è intervenuto nella legge a tutela del diritto d'autore alternando nei vari reati i fini di lucro a quelli di profitto, ha messo in risalto la netta distinzione tra i due concetti.
Lo scopo di lucro è rintracciabile laddove vi sia il perseguimento di un vantaggio economicamente apprezzabile; lo scopo di profitto include ogni mero vantaggio morale. In questo caso la messa a disposizione dei programmi mediante attività di download non configura alcun lucro (elemento richiesto dal 171 ter) poiché le attività sono state effettuate gratuitamente".


Che dire? Un po' di luce all'orizzonte dopo la criminalizzazione dei downloaders nostrani introdotta dalla famigerata legge Urbani.
Sarebbe opportuno che si facesse definitivamente chiarezza a livello legislativo: la normativa vigente, oltre che discutibile nei contenuti, sembra pure prestarsi alla libera interpretazione dei giudici. Stavolta è andata bene, le prossime volte chissà ...


Aggiornamento:
La sentenza della Cassazione si riferisce a fatti avvenuti prima che entrasse in vigore la legge Urbani. Quindi sembra sia stata applicata la precedente normativa. Se così fosse c'è poco di cui rallegrarsi.
Chi ne sa di più scriva un commento al post.  


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16 Gennaio 2007Joost, nuovo nome
per The Venice Project

       

Con una mail ai beta-tester è stato annunciato:"Yesterday we were The Venice Project... today we are Joost!".
Non è la sola novità: sarebbero in arrivo nuovi contenuti (attualmente sono un po'pochini) e funzionalità aggiuntive. Alcuni aggiornamenti saranno disponibili nella nuova beta release 0.8 il cui rilascio avverrà a breve. Promessi anche nuovi inviti per testare l'applicazione.
Cambia anche l'url di riferimento del progetto: da oggi è www.joost.com .


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15 Gennaio 2007
Quanto costerà davvero la NGN?

       

Sull'inserto Affari e Finanza de La Repubblica di oggi, leggo pareri differenti circa i costi pro-capite da sostenere per mettere su l'infrastruttura della Next Generation Network in Italia.


Nell'intervista rilasciata a Stefano Carli, il ministro Gentiloni afferma che "realizzare un collegamento alle reti di prossima generazione costerà qualcosa come 800/900 euro a persona".
In un altro articolo, il professor Guerci, ordinario di Economia alla Statale di Milano, dice invece a Giuseppe Turani:"Inoltre i costi di manutenzione e di gestione della fibra ottica con le reti di nuova generazione (NGN) sono assai più bassi rispetto alle reti tradizionali; i servizi sono attivati via software e la gestione degli stessi è centralizzata. Posso azzardare un numero: una nuova linea, dotata di attrezzatura informatica, mediamente può costare attorno ai 400 euro. Teniamo anche presente che in una città come Milano 70 mila edifici sono già dotati di FTTB, cioè di fibra fino alla base degli edifici e che a Roma la percentuale è attorno al 60/70 per cento. Le aree più periferiche dovrebbero essere attrezzate con FTTC, cioè con fibra fino ai nodi, per poi servire gli ultimi 300/400 metri con VDSL, la tecnologia più evoluta per il doppino di rame".


Quindi si parla di costi dimezzati rispetto alle previsioni del Ministro. Non mi sembrano bruscolini ...
Chi ha sbagliato i conti? Il primo, il secondo o tutti e due?


PS: Auguri a Repubblica.it che festeggia i 10 anni di attività. Dalla brillante penna di Vittorio Zambradino un articolo sull'avventura del quotidiano online, a partire dal profetico "Siamo disoccupati!" di Eugenio Scalfari.


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09 Gennaio 2007Apple: le novità 2007
sono iPhone e Apple TV

       

C'era ansia in rete per le novità del MacWorld 2007 di San Francisco.

Ora il tormentone è finito: arriverà in Europa in autunno l'iPhone di Apple. Prezzo di 499$ per il dispositivo da 4 Gb e 599$ per quello da 8 Gb. Come previsto design al top: schermo 3,5 pollici con risoluzione 320x480 660ppi e visione in orizzontale e verticale, touchscreen totale (solo con le dita, no stilo), spessore di 11,6 mm, peso 135 grammi. E ancora fotocamera da 2 megapixel, sistema operativo Osx, browser Safari, Quad-band GSM-EDGE (Umts e HSPA non pervenuti?), connettività Wi-Fi 802.11b/g e bluetooth 2.0 con EDR. In più sono presenti tutte le funzionalità di un iPod.

Presentato anche Apple TV, nuovo box Media Center della Mela per usufruire sulla tv di contenuti multimediali, dotato di Usb, ethernet, wi-fi, supporto alta definizione 720p, processore Intel e di hard disk da 40 Gb, in grado di connettersi a computer come a Internet. Eleganza da salotto. Prezzo in Usa 299$.

Cronistoria del MacWorld 2007 disponibile su melablog.it.

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09 Gennaio 2007
Nuovo videoportale www.rai.tv

       

Dall'agenzia Ansa:
"RaiNet festeggia oggi la nascita di Rai.Tv, videoportale che consente di 'navigare' in una playlist e vedere subito i contenuti scelti. Ad annunciarlo il presidente Giampaolo Rossi e l'Ad Alberto Contri. Gli utenti possono scegliere tra quattro 'blocchi' di offerta: Tric & Trac, la web tv per i piu' piccoli; Zoom, il meglio della web tv; Cult, intrattenimento e satira; Dolcevita, tempo libero e viaggi. Nel 2006, Rai.it ha avuto in media 3,4 milioni di utenti al mese, +53% sul 2005".

L'agenzia ASCA riporta anche questa dichiarazione dell'AD di Rainet, Alberto Contri:"La playlist del nuovo portale e' nata gia' da almeno un anno ed e' destinata a crescere con grande soddisfazione. Anche la Bbc sta progettando di mettere in rete entro gennaio almeno 1000 ore di contenuti video. Noi abbiamo gia' queste mille ore e, al ritmo di inserimento di 40 ore la settimana, saremo sempre davanti alla Bbc".

Ho dato un'occhiata ai contenuti disponibili: non c'è da stracciarsi i capelli per la felicità, ma la direzione intrapresa è quella giusta.

Il nuovo portale dovrebbe essere un primo passo (e non fumo negli occhi, ci auguriamo) per rispettare il nuovo contratto di servizio stilato tra il Ministero delle Comunicazioni e Rai il 6 dicembre 2006 per regolamentere l'attività dell'azienda pubblica per il triennio 2007 - 2009.
Il link al contratto, inizialmente reso disponibile sul sito del Governo, è sparito. Comunque l'articolo 6 recitava:"La RAI si impegna a rendere disponibili sul portale RAI.IT tutti i contenuti radiotelevisivi prodotti dalla RAI a tutti gli utenti che si collegano ad Internet dal territorio nazionale, avendo cura di rendere disponibile i contenuti trasmessi dalla televisione e dalla radio non appena termina la trasmissione di tali contenuti".

Sempre riguardo il nuovo contratto vale la pena leggere questo post di Stefano Quintarelli con le parti salienti del regolamento e questo articolo di ieri sul Corriere della Sera (veramente interessante la parte sulle licenze Creative Commons).

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05 Gennaio 2007Bill Gates vede
"Un Robot in ogni casa"

       

Bill Gates parla del futuro dei robot.
Dal sito Tom'Hardware:"Il boss di Microsoft ha scritto un articolo 'A Robot in Every Home', in cui prevede che il prossimo campo rivoluzionario e d'interesse della tecnologia sia la robotica".

Microsoft (e non è certo un caso) il 12 dicembre scorso ha reso disponibile un ambiente di sviluppo proprio orientato alla robotica:"The Microsoft Robotics Studio is a Windows-based environment for academic, hobbyist and commercial developers to easily create robotics applications across a wide variety of hardware. Key features and benefits of the Microsoft Robotics Studio environment include: end-to-end Robotics Development Platform , lightweight services-oriented runtime, and a scalable and extensible platform". La licenza d'uso di questa piattaforma è gratuita per uso non commerciale.

L'articolo di Gates, interessante anche se chiaramente tira acqua al proprio mulino, è stato pubblicato su Scientific American (qui il testo integrale in inglese), ma può essere letto anche sul numero di gennaio 2007 del mensile Le Scienze (l'edizione italiana della rivista americana).

Aggiornamento:   Alcuni stralci dell'articolo sono disponibili anche su Repubblica.it


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03 Gennaio 2007Gmail si perde la posta
ma aggiunge una feature

       

La news non è proprio fresca di giornata, ma vale la pena riportarla.
Tom's Hardware afferma che "secondo alcune fonti, nei giorni scorsi diversi utenti della webmail di Google, l'ormai famosa Gmail, hanno ravvisato uno strano fenomeno: la posta era scomparsa, così come i contatti".
Google non avrebbe fornito notizie sulle cause del problema, ma sembra siano coinvolti una sessantina di account e al momento la casa di Mountain View starebbe lavorando per dare supporto (speriamo non solo morale) agli utenti coinvolti.
Una gran brutta storia che fa riflettere: anche chi usa Gmail con disinvoltura dovrà farsi ogni tanto un backup della posta per stare tranquillo.

Un po' di zucchero dopo la cattiva notizia.
Nuova feature in arrivo su Gmail: sarà presto possibile importare (via POP) e visualizzare con l'interfaccia web del proprio utente le e-mail di altri account (fino a 5 secondo questo blog che pubblica anche un'anteprima sulla configurazione del servizio).
In questo modo si potrà usare l'account di Gmail per leggere online i messaggi in arrivo su tutte o la maggior parte delle nostre caselle di posta elettronica.
E' sempre più Google Acchiappatutto ...

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02 Gennaio 2007
Firmato il decreto anti-pedopornografia

       

Notizia del giorno: il ministro Gentiloni ha firmato il decreto per contrastare la pedopornografia su Internet, tenendo fede all'annuncio del 29 novembre scorso.
Il decreto entrerà in vigore tra 2 mesi e in questo lasso di tempo gli ISP (Internet Service Provider) "dovranno dotarsi di sistemi in grado di oscurare entro 6 ore dalla comunicazione ricevuta, i siti che diffondano, distribuiscano o facciano commercio di immagini pedopornografiche". Nello specifico, i Provider entro 60 giorni dall'entrata in vigore del provvedimento dovranno poter garantire l'oscuramento dei siti al livello minimo di <nome del dominio> ed entro 120 giorni a livello di <indirizzo IP>. "Ogni 6 mesi si procederà poi al controllo dei risultati ottenuti, alla verifica delle tecnologie adottate e della loro congruenza con gli obiettivi della legge".

"Il decreto – ha dichiarato il Ministro delle Comunicazioni - rafforza la lotta contro i contenuti pedopornografici e lo sfruttamento dei minori attraverso Internet.
Internet è una straordinaria fonte di informazione ed un motore dell’innovazione - ha concluso il Ministro Gentiloni - Per difendere la libertà contro ogni tentazione di censura preventiva e generalizzata, peraltro impraticabile, occorre colpire in modo certo ed efficace chi ne fa un uso criminoso contro i bambini. Sono soddisfatto perché saranno proprio gli Internet Provider a collaborare con la Polizia Postale e delle Comunicazioni per oscurare i siti illegali
".

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02 Gennaio 2007
Al via il progetto Wiki-Search

       

Nuovo progetto di Jimmy Wales (creatore di Wikipedia), un motore di ricerca stile wiki. Il nome della nuova creatura non si sa (anche se erroneamente da più parti gli è stato attribuito il nome Wikiasari, ipotesi smentita dallo stesso Wales). Per l'eclettico fondatore dell'enciclopedia online, la ricerca "is part of the fundamental infrastructure of the Internet. And, it is currently broken. Why is it broken? It is broken for the same reason that proprietary software is always broken: lack of freedom, lack of community, lack of accountability, lack of transparency. Here, we will change all that". Per questo Wales intende cambiare la ricerca su Internet sfruttando l'intelligenza umana al posto degli algoritmi proposti da Google e Yahoo! .
Altre informazioni sul sito del progetto, sulla Stampa e Panorama.

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02 Gennaio 2007Dolce fine 2006:
licenze WiMax a metà 2007,
banda larga per tutti entro il 2011

       

Buon Anno a tutti.
Il 2006 è terminato, ma ci ha lasciato in maniera dolce (almeno dal punto di vista dell'ICT) con due piacevoli sorprese.
Il nostro Governo si è finalmente mosso sul fronte digital-divide e il 20 dicembre ha istituito con un decreto il Comitato per la diffusione della banda larga con funzioni di "coordinamento, armonizzazione e monitoraggio delle iniziative già intraprese" da soggetti pubblici e privati in Italia e con il ruolo di catalizzatore del processo che dovrebbe portare a coprire il 100% della popolazione italiana entro il 2011 (quindi per la fine di questa legislatura). Il Comitato si avvarrà di un gruppo tecnico diretto da Paola Manacorda (ex commissario Agcom).
Importante la restante parte della nota diffusa dal ministero delle Comunicazioni che in 10 punti riassume come e perchè il Governo intende portare avanti lo sviluppo della banda larga nel nostro Paese.

La seconda sorpresa è legato a doppio filo alla prima.
Il 27 dicembre i ministeri della Difesa e delle Comunicazioni sono infatti giunti ad un accordo per liberare le frequenze 3,4 - 3,6 Ghz e introdurre finalmente il WiMax in Italia.
"A partire da giugno 2007, verranno resi disponibili più lotti di frequenze per iniziali complessivi 35+35 MHz, ripartibili anche su più macroaree nazionali. L’intesa costituisce la prima fase di un progetto complessivo concordato tra le due Amministrazioni, che condurrà in un quinquennio a triplicare la suddetta prima assegnazione di frequenze per il Wi-Max. Il tavolo tecnico tra i Ministeri della Difesa e delle Comunicazioni stilerà entro febbraio un calendario operativo, anche sulla base delle determinazioni dell’Autorità delle Garanzie nelle Comunicazioni e degli esiti della consultazione pubblica avviata dall’Autorità che si concluderà entro febbraio 2007. L’intesa raggiunta tra i due dicasteri, prevede anche l’espletamento dei servizi di cui è responsabile il Ministero della Difesa con particolare riguardo alle problematiche della sicurezza nazionale e degli assetti di telecomunicazioni interforze ed interpolizia. Il Ministero della Difesa provvederà infatti contestualmente a riallocare i propri sistemi radar fissi e mobili e gli assetti di telecomunicazione. Gli investimenti necessari deriveranno in parte da appositi capitoli del bilancio dello Stato ed eventualmente anche dal mercato Wi-Max ".

Ci auguriamo che non siano promesse da marinai, ma almeno sul fronte digital-divide sembra proprio che il Governo stia facendo sul serio.

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