24 Dicembre 2006Auguri
       Serene festività Natalizie a tutti voi.
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Ciao a tutti. Lavoro per una nota società di telecomunicazioni.
Curo anche la rubrica quindicinale l'Angolo Informatico per il Corriere del Trentino con cui collaboro dal 2005. Alla voce Articoli potete trovare alcuni dei pezzi pubblicati.
Per vedere i vecchi post usate i link sugli Archivi mensili oppure il Calendario che mostra in grassetto i giorni nei quali ho pubblicato qualcosa.
Per contattarmi pulitzer@altervista.org
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Come riporta Key4biz, in Germania è stata portata a termine l’asta per l’assegnazione delle frequenze WiMax. In totale sono stati raggranellati circa 56 milioni di euro.
In Francia sono anche più avanti. Le licenze sono già state assegnate tempo fa con incassi per il governo transalpino che ammontano a 125 milioni di euro. La novità è che una delle società vincitrici, la Société du haut débit (SHD), ha dichiarato che commercializzerà i propri servizi entro marzo del 2007.
E l'Italia? Sul WiMax noi siamo ancora fermi alla consultazione pubblica dell'Agcom per la definizione del quadro regolamentare e al tavolo di lavoro avviato dai ministeri della Difesa e delle Comunicazioni per riuscire a liberare la frequenza dei 3,5 Ghz. Se ne riparlerà l'anno prossimo.
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I fondatori di Skype (già creatori di Kazaa) hanno rilasciato un'intervista al Financial Times circa il loro "The Venice Project", una nuova piattaforma tv peer-to-peer.
Dopo aver intascato 2,6 miliardi di dollari per la vendita a eBay di Skype, Niklas Zennstrom e Janus Friis non sono andati a godersi il mare alle Bahamas, ma hanno investito parte degli introiti in questa nuova avventura.
The Venice Project è ancora in sperimentazione e attualmente vede coinvolti 6000 utenti beta-tester. Per accedere bisogna installare un'applicazione sul proprio pc (ora disponibile solo per Windows). Non sarà quindi un servizio in stile YouTube, ma una vera piattaforma televisiva online che punta su una qualità video vicina all'alta definizione e su canali tv convenzionali che si distinguono per l'alta qualità della programmazione. Niente contenuti pirata naturalmente, ma pieno rispetto delle norme sul diritto d'autore. Il tutto condito dall'immancabile pubblicità e da strumenti che permettono agli utenti di interagire tra loro.
Potete leggere su centernetworks.com la review di uno dei tester del progetto.
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A decretare questo successo ha contribuito l'esplosione planetaria di fenomeni come i blog, siti di video come YouTube e social networks come MySpace. Insomma di tutto ciò che rappresenta una partecipazione attiva da parte degli utenti e che qualcuno ha voluto ribattezzare Web 2.0 .
Ecco: visto che anch'io posso dire di aver vinto questo "premio", vorrei fare una dedica.
Dedico il premio a tutti coloro che sono attualmente esclusi dalla rivoluzione Internet:
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Su Hardware Upgrade c'è un articolo sulla recente polemica partita dal Regno Unito riguardo la pericolosità del Wi-Fi. Se ne era occupato anche Punto Informatico a novembre e due giorni fa.
Circa 2 anni e mezzo fa un professore universitario, responsabile di un progetto pilota per una rete wireless metropolitana, mi disse che le emissioni elettromagnetiche di un hotspot sono 100 volte inferiori a quelle di un telefonino. Qualche tempo dopo incontrai un altro luminare del settore e gli riferii la cosa. Mi guardò e mi disse candidamente:" E lei ci crede? "
Ecco penso che il punto sia questo. Ormai tutto il mondo usa i cellulari, le grandi città sono piene di hotspot wi-fi, si spera di ridurre il digital-divide con il WiMAX e già si pensa alle future reti mobili. Mancano studi a lungo termine sugli effetti sull'uomo delle emissioni elettromagnetiche. Ma la paura comune è che qualcosa di certo si sappia già e non venga divulgato per timore dell'impatto che ciò avrebbe sul mercato delle telecomunicazioni e non solo.
Detto questo, in casa ho quasi sempre attivi un telefono cordless, due cellulari, un router wireless e un paio di dispositivi bluetooth: tra una trentina d'anni vi saprò dire i risultati del test.
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Alex Longo scrive su internet.pro che gli operatori mobili virtuali arriveranno nel 2007. Lo assicura l'Agcom.
Questo, sempre secondo l'Autorità, non dovrebbe portare a un taglio significativo dei prezzi. Tutto al più potrebbero diminuire leggermente i costi degli sms.
Le attese in seguito all'introduzione degli operatori virtuali sarebbero altre.
"In Italia svolgerebbero infatti un ruolo particolare" aggiunge Saverese (consigliere Agcom, ndr). "Servono infatti per riequilibrare la situazione contorta della convergenza fisso-mobile". Operatori che hanno una rete mobile- Telecom Italia e Vodafone- stanno lanciando servizi convergenti: Unico e il numero fisso di Vodafone Casa. Entrambi vivono tra luce e ombra, adesso: Agcom ha permesso loro solo qualche mese di sperimentazione, che finirà a febbraio. Il problema è che questa convergenza non è replicabile da altri operatori di rete fissa privi di rete mobile. Lo sarà solo quando i fissi riusciranno a diventare virtuali e vendere così servizi convergenti: è lo scopo dichiarato di Tele2, Tiscali, Fastweb, Elitel, BT, tra gli altri.
Altre considerazioni sull'argomento su Key4biz . sostituita l'icona con il testo "Permalink" -->
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Ancora un aggiornamento sui problemi Adsl grazie sempre all'instancabile Quintarelli .
Come conferma qui Luigi Tagliapietra, presidente di CLUSIT, l'Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica, è stato effettivamente riscontrato un pesante attacco virale ai DNS di Telecom:<<Pare che sia un worm che arriva dal Brasile "via" Corea ma da una prima analisi del codice è apparso strano che alcuni commenti interni al software fossero in italiano. Ancora più strano è che non si è capito lo scopo dell'attacco o meglio quali altri target erano nel mirino: solitamente un attacco ai DNS ha lo scopo di mascherare come una cortina fumogena, un attacco di altra natura indirizzato al reale bersaglio>>.
Rimangono intatti i dubbi se questo attacco da solo giustifichi tutto questo pandemonio. O se semplicemente sia stata la goccia che ha messo a nudo la fragilità delle infrastrutture a banda larga in Italia.
In ogni caso come ho illustrato qui, in prima istanza chi ha problemi può provare a sostituire i propri DNS. Spesso i benefici sono immediati.
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Tre importanti comunicati sono stati rilasciati oggi da Agcom, l'Autorità per le comunicazioni.
Nel primo l'Autorità rende noto che Telecom Italia per ora ha rinunciato all'aumento del canone telefonico, che doveva scattare il primo gennaio 2007, e sul quale Agcom avrebbe dovuto pronunciarsi proprio oggi.
Gli altri due comunicati annunciano l'avvio di due distinte consultazioni pubbliche della durata di 30 giorni: la prima sui famigerati costi di ricarica dei cellulari per "promuovere un intervento regolamentare a tutela degli utenti".
La seconda, sulla scia dei recenti contenziosi tra Vodafone e Telecom Italia, "ai fini di valutare le modalità di fornitura dei servizi integrati fisso-mobili". "L'Autorità - prosegue il comunicato - consulterà gli operatori e le parti interessate in particolare sui seguenti aspetti:
a) la disciplina regolamentare applicabile a tale tipologia di servizi;
b) l’eventuale necessità di riesame delle analisi di mercato;
c) la possibilità di prevedere obblighi relativi all’accesso alle reti degli operatori mobili da parte di operatori mobili virtuali.
Al termine delle consultazioni l'Agcom assumerà le decisioni finali.
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Stefano Quintarelli, presidente di AIIP, (Associazione Italiana Internet Provider) esprime il suo pensiero sui disservizi alle linee Adsl.
Alla luce della sua analisi sembra che l'origine dei problemi sia più complessa rispetto alle azioni di semplici malware, che da soli non giustificherebbero questa situazione. Pare infatti che siano stati riscontrata anche la saturazione in varie parti della rete italiana sia a livello di DSLAM che di ATM.
Ieri, per evitare altre noie ho sostituito di nuovo gli indirizzi dei server DNS del mio ISP con quelli di OpenDNS. L'avevo già fatto tempo fa, poi però avevo smanettato con il firmware del router e avevo ripristinato i server del mio ISP.
Fino a che questa storia non verrà completamente chiarita e risolta, consiglio a tutti di effettuare questo passo. La sostituzione dei DNS è semplice anche per chi ha poche conoscenze a riguardo ed è descritta qui .
Di seguito al post di Quintarelli segnalato anche sopra, ci sono alcuni interessanti commenti: pare che la storia dei malware sia marginale. Ci sono invece gravi problemi di saturazione nella rete ATM di Telecom Italia. C'è anche chi bacchetta i giornalisti per aver abboccato alla storiella degli spyware e diffuso notizie inesatte senza documentarsi adeguatamente. Come dargli torto?
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In questi giorni gli utenti di parecchi provider Adsl hanno notato difficoltà nell'accesso a Internet. Anch'io ho riscontrato un po' di problemi, in particolare nella risoluzione DNS, ma, almeno nel mio caso, la situazione non ha mai superato il livello di guardia.
In proposito Punto Informatico ha chiesto lumi a Telecom Italia che ha confermato: i problemi riguardano l'intera rete, non un singolo provider, e sono imputabili alla proliferazione di malware, che infettano le macchine degli utenti e spediscono mail che sovraccaricano i sistemi DNS.
In ogni caso non si tratterebbe di un attacco DDoS (Distributed Denial of Service) mirato.
La diffusione di malware sarebbe in forte aumento in questo periodo, soprattutto tramite siti di aggregazione come i Social Network.
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Novità sul servizio "Vodafone Casa Numero Fisso": il ministero delle Comunicazioni avvierà un test di 2 mesi su tale servizio per verificare se aderente alle normative sulla fonia fissa. Una sentenza del Tribunale qualche giorno fa aveva bloccato la nuova offerta perchè attualmente la portabilità del numero fisso su rete mobile non è regolamentata. Il ministero, sollecitato anche da Agcom, doveva decidere se rendere possibile questa portabilità.
A pensar bene il test può servire per vederci chiaro: monitorare il servizio di Vodafone per poi potersi pronunciare in materia con cognizione di fatto.
A pensar male è solo un espediente per differire la decisione all'anno prossimo ...
Ecco il testo dell'agenzia Asca che ha diffuso la notizia:
(ASCA) - Roma, 7 dic - Il ministero delle Comunicazioni ha
deciso di avviare un test di 2 mesi del servizio ''Vodafone
casa numero fisso''. Lo informa il ministero in una nota.
Il test partira' giovedi' 15 dicembre prossimo e sara'
circoscritto a 15 mila utenze. Il monitoraggio disposto
sull'offerta, afferma il ministero, e' finalizzato a
verificare la rispondenza dello stesso ai requisiti previsti
dalla normativa vigente per la fornitura del servizio
telefonico accessibile al pubblico in postazione fissa.
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La prospettiva non mi sembra allegra ...
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caymag ha scovato su SMS Text News i primi test del servizio X Series di 3, attualmente attivo solo nel Regno Unito ma disponibile nel 2007 anche in Italia.
Nonostante non venga usato il client Skype (ancora non disponibile per Symbian) sembra che la qualità delle chiamate VoIP sia soddisfacente. Pare anche facile da utilizzare.
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Luca De Biase fa il punto sulla situazione di Telecom Italia. I riflettori su destini e strategie della società si sono spenti sui media, ma i soggetti in campo conducono trattative serrate.
Noi comuni mortali (o semplici contribuenti) difficilmente riusciremo a sapere qualcosa prima dell'anno prossimo. Possiamo solo augurarci che chi prenderà decisioni importanti sopra le nostre teste sia lungimirante: è in gioco il futuro delle telecomunicazioni nel nostro Paese.
Tags: Telecom Italia telecomunicazioni
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Tre link a notizie rilevanti degli ultimi giorni:
Dal 1 gennaio 2007 (se arriva autorizzazione Agcom) Telecom Italia aumenterà il canone per le linee fisse. In compenso diminuiranno i costi una tantum (attivazione, traslochi etc.). Qui per il dettagli.
Dopo Warner Bros altre major stringono accordi con BitTorrent per distribuire film e telefilm attraverso il P2P (link a Punto Informatico).
7,5 o 15 euro a seconda del pacchetto prescelto. Questi i prezzi di X Series di 3, un servizio che permette a costi forfettari (e tutto sommato accettabili) di usare Skype, Live Messenger di Microsoft, Yahoo! Messenger e navigazione web con il cellulare (per ora solo con Nokia N73 e Sony Ericsson W950i). Altre info su VoipBlog. C'è da augurarsi che altri operatori seguano l'esempio. Accedere a Internet con i cellulari costa ancora troppo!
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